Gli sportivi sono tra i personaggi più seguiti e amati, soprattutto dalle generazioni più giovani. Leggere l’autobiografia di un’atleta però, va ben al di là del semplice sport: la vita di questi personaggi, infatti, è spesso costellata da sofferenze, sacrifici e rinunce. La via del successo sportivo, infatti, non è mai facile e i traguardi importanti si possono raggiungere solo con la passione, la perseveranza e con tanto allenamento. Queste autobiografie, dunque, possono essere assimilate a dei veri libri motivazionali che insegnano a credere in se stessi e nei propri sogni.
Ecco le 5 migliori autobiografie sportive che tutti dovrebbero leggere
- “Open” di Andre Agassi: pochi atleti hanno segnato la storia del tennis come Andre Agassi. In questa autobiografia, Agassi si racconta a cuore aperto, descrive gli allenamenti estenuanti a cui lo sottoponeva il padre, il difficile rapporto con Nick Bollettieri, i suoi successi ma anche i suoi eccessi, l’amore per la famiglia e il suo “odio” per il tennis.
- “Volevo solo pedalare… ma sono inciampato in una seconda vita” di Alex Zanardi: campione dentro e fuori dalla pista, Alex è un vero modello di ispirazione per tutti noi. Vittima di un terribile incidente in F1 che gli ha causato l’amputazione degli arti inferiori, Alex non si è mai arreso e ha saputo reinventarsi diventando atleta paralimpico e conduttore TV. In questa autobiografia, Zanardi racconta i momenti difficili della lunga convalescenza e dà un messaggio importante: credere sempre in se stessi e non mollare mai.
- “Se sembra impossibile allora si può fare” di Bebe Vio: altra atleta dalla tenacia e dalla forza di volontà incredibile è Bebe (diminutivo di Beatrice) Vio. Affetta da bambina da una grave meningite che le ha causato l’amputazione degli arti, Bebe ha sempre affrontato la sua malattia con grande tenacia e positività. In questa autobiografia, ricca di aneddoti e curiosità anche divertenti, Bebe racconta come tutti gli ostacoli possono essere superati se lo si desidera veramente.
- “Running wild. Trovare se stessi correndo nella foresta artica” di Markus Torgeby. Tutti gli appassionati della corsa conoscono Markus Torgeby ma pochi sanno le sofferenze che questo corridore ha passato. In questa autobiografia Markus racconta della malattia della madre, della difficoltà di reggere le aspettative che il mondo dell’atletica aveva su di lui e della sua vita in solitaria, prima nel deserto e poi in una foresta della Scandinavia dove è stato 4 anni correndo ogni giorno in totale isolamento, alla ricerca di se stesso. “Running wild” è un viaggio a contatto con la natura, alla scoperta di se stessi e della propria forza interiore.
- “Il punto vincente” di Novak Djokovic: tornando al mondo del tennis, altro atleta che non ha bisogno di presentazioni è Novak Djokovic. In questo libro Novak racconta come è riuscito a diventare un campione, i suoi allenamenti e la sua alimentazione senza glutine. Al contempo, Novak descrive la sua infanzia sotto i bombardamenti di Belgrado e le difficoltà di crescere in un paese in guerra.